Non troppo tempo fa intervistai per il blog collettivo dell'associazione di cui faccio parte Stefano Rodotà. L'occasione era a margine di un evento molto interessante sul web, i diritti e le opportunità connesse alla rete.
Ricordo con piacere la tranquillità con cui accetto l'intervista di un giovanissimo blogger con una handycam sgangherata.
Si parlava di beni comuni e di web inteso come diritto del cittadino e dunque bene comune. Di ognuno. Tra le altre cose dette durante l'incontro si parlò dell'opportunità di avere un ministro dedicato alla rete. Sarebbe una cosa praticabile?
E adesso che Rodotà è un papabile per la Presidenza della Repubblica come si possono mettere le cose per quanto riguarda i diritti da ri-conquistare in questo nuovo millennio e per quelli che dovremo conquistarci per il prossimo futuro?